Vodo di Cadore
Nella valle del torrente Boite, tra i massicci dolomitici del Pelmo e dell’Antelao, troviamo Vodo. Il territorio dove sorge questo Comune è definito anche d'”Oltrechiusa” e comprende i comuni di Vodo, Borca e San Vito di Cadore.
Vodo è nota per aver dato i natali al fondatore del Gazzettino, G.P. Talamini, di cui rimane la casa d’origine nella via centrale del paese che porta il suo nome. La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Lucia, risale al ‘400 ma le ultime modifiche sono del 1920, all’interno si trovano dipinti di Giuseppe Cherubini. Altre chiese minori sono S. Lorenzo (XVIII sec) ubicata nella borgata di Rezzuò e quella di S. Gregorio Magno di Vodo sita nella via centrale. Nella vicina frazione di Peaio si può visitare la chiesa della Ss. Trinità (XVI sec) e nella zona attigua è possibile ammirare gli edifici tipici dei paesi di montagna raccolti attorno alla piccola piazza. Infine, la splendida frazione di Vinigo, chiamata anche “La terrazza delle Dolomiti” per la sua posizione panoramica che domina la Valle del Boite, è uno dei più antichi insediamenti del Cadore. Piccolo paese caratteristico per la sua architettura, ha un notevole interesse storico per la chiesa. Il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 2 marzo 1376 ed è intitolata a San Giovanni Battista nella quale troviamo alcuni affreschi della Scuola del Tiziano. Ulteriore particolarità del piccolo paese è la presenza in pieno centro del campo sociale ove ogni famiglia autoctona possiede un appezzamento con coltivazioni varie, tra cui il prodotto tipico di Vinigo, il rinomato cavolo cappuccio.
INFO
www.altocadore.it / www.vinigo.com
municipio di Vodo: 0435.489019
ufficio turistico San Vito: 0436.9119 / 0436.9238