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Mag
Padola, centro dello sport invernale in Val Comelico, era conosciuta già nell’Ottocento per le acque termali di Valgrande. Sul torrente Padola si erge la Stua, uno sbarramento artificiale che rendeva possibile la fluitazione del legname di cui si ha notizia sin dal 1521 e che oggi costituisce cellula museale. La chiesa parrocchiale del paese, risalente al XIX sec, è dedicata a S. Luca Evangelista e vi sono opere di Tomaso Da Rin e di De Lorenzi. A Padola troviamo anche la chiesetta della Madonna delle Grazie, eretta nel 1859, e quella dedicata a S. Anna del 1699. Nella Chiesa di Dosoledo, intitolata ai SS Rocco e Osvaldo, si può vedere un altare di Andrea Brustolon e nella vicina Casamazzagno, in posizione panoramica, sorge la bellissima chiesetta di S. Leonardo in stile tardo gotico risalente al 1545 ad opera di Nicolò Roupel. Candide è il paese più antico, come dimostra il Laudo della Regola, e qui troviamo la chiesa dedicata a S. Maria Assunta (XVIII sec) realizzata su progetto di Felice Del Fabbro e affrescata da Giovanni De Min, custodisce inoltre opere di Pietro D’Andreis, Giovanni Rossi e Guido Reni. Anche la chiesetta di S. Antonio Abate è ad opera di Nicolò Roupel e si trova nei pressi della parrocchiale. Molto belli gli edifici signorili come il Palazzo Zandonella-Dall’Aquila a Dosoledo e nella vicina Candide Palazzo Gera e Casa Monti Giacobbi. Sempre a Candide è possibile visitare il Giardino Alpino dove si trovano diverse piante rare della flora montana. Per scoprire la Cultura Ladina, ancora viva in questa valle, si consiglia di visitare il multimediale Spazio Algudnei (Dosoledo), il Museo della Cultura Alpina e Ladina (Padola) e il Museo Etnografico “La Stua” (Casamazzagno), oppure di passeggiare lungo i quattro Trói arricchiti da statue di legno che raccontano le tradizioni del carnevale, dei mestieri e delle cerimonie locali.