All posts tagged as Dolomiti

12 Ott

Applicazione

In INFO by admin / 12 Ottobre 2013 / 0 Comments

Il Cadore a portata di smartphone con l’App Cadore Dolomiti

Le nuovo tecnologie sono motore trainante anche nel settore turistico per questo la guida “CADORE terra magica” ora è diventata anche App. Strutturata come la guida cartacea, permette in qualunque zona del Cadore di scoprire tutte le curiosità storico artistiche e naturalistiche aiutando così il turista ad orientarsi. Utile se ci si trova a visitare il Cadore, ma ancora più utile per chi in Cadore non c’è mai stato trattandosi di un biglietto da visita innovativo e indirizzato anche alla giovani generazioni. Inoltre, direttamente dall’App, si può accedere ai siti ufficiali dei Consorzi Turistici che operano sul territorio accorciando le distanze fra il turista e le attività ricettive presenti nelle nostre zone facilitando l’incontro fra domanda e offerta. Contenuta nell’app la lista completa di tutti i rifugi cadorini con le relative posizioni su Google maps. Basterà quindi un solo dito per scoprire tutti i segreti del Cadore. L’applicazione Cadore Dolomiti, disponibile sia per Ios che Android, è scaricabile gratuitamente.

  

30 Mag

DOLOMITI Patrimonio Mondiale dell’Umanità

In SPECIALI by admin / 30 Maggio 2013 / 0 Comments

Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state riconosciute Patrimonio Mondiale grazie alla loro bellezza e unicità paesaggistica e all’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico. La Convenzione UNESCO stabilisce che beni culturali e naturali siti in varie parti del mondo e d’importanza universale debbano essere conservati quali patrimonio di tutta l’umanità. L’inserimento delle Dolomiti nella World Heritage List è di conseguenza un riconoscimento straordinario e un’importante opportunità di valorizzazione del territorio che implica un forte impegno e responsabilità per la protezione e lo sviluppo sostenibile di questa splendida regione alpina.

Le Dolomiti UNESCO rappresentano un bene naturale e seriale poiché si configurano come un insieme unitario, anche se articolato e complesso, rispetto ai valori universali del riconoscimento. I nove sistemi dolomitici costituiscono un insieme selezionato di eccezionalità geologiche e di peculiarità paesaggistiche caratterizzate da straordinaria rappresentatività ed elevati livelli di protezione, e sono collegati fra loro da una ricca rete di relazioni genetiche ed estetiche.

I nove gruppi dolomitici che compongono questo straordinario “arcipelago fossile” interessano i territori di cinque province (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine). Un’area di circa 142.000 ettari nella quale si parlano quattro lingue differenti e ufficialmente riconosciute.

La collocazione geografica del Bene su cinque province caratterizzate da un quadro istituzionale e amministrativo composito e diversificato, ha richiesto, su raccomandazione di UNESCO, la costituzione, il 13 maggio 2010, della Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO al fine di garantire la gestione ed il coordinamento efficace delle attività nel Sito dolomitico finalizzate alla tutela ed alla fruizione dello stesso.

Il Cadore si trova nel cuore delle Dolomiti UNESCO, posizionandosi centralmente rispetto a tre dei nove sistemi del Bene naturale seriale: il sistema 1 Pelmo-Croda da Lago, il sistema 4 Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave ed il sistema  5 delle Dolomiti settentrionali.

INFO
www.dolomitiunesco.info
0436.867395

21 Mag

Itinerario Vecelliano

In SPECIALI by admin / 21 Maggio 2013 / 0 Comments

01 CORTINA D’AMPEZZO / Campo di Sopra
Chiesa di San Candido
• Anonimo seguace di Tiziano: San Giovanni Battista (seconda metà del XVI sec.)

02 SAN VITO DI CADORE
Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenza
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino, i Santi Vito e Giovanni Battista, due Santi Vescovi (Ermagora e Fortunato?), il pievano Bernardo Costantini (1524)
• Marco Vecellio: Madonna con Bambino in gloria e donatori M. Thomaseo di Coleto e consorte (1597)

Chiesa della Beata Vergine della Difesa
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino, Sant’Ermagora e Sant’Antonio (1515 ca.)

03 ZOPPE’ DI CADORE
Chiesa di Sant’Anna
• Tiziano Vecellio e aiuti: Madonna con Bambino in trono e santi Matteo (?), Anna e Girolamo (prima metà del XVI sec.)

04 VALLE DI CADORE / Venas
Chiesa di San Marco nuova
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino, San Marco, Santi Albino(?) e Lucano(?) (prima metà del XVI sec.)

05 PIEVE DI CADORE / Nebbiù
Chiesa di San Bartolomeo apostolo
• Marco Vecellio: Madonna con Bambino, Sant’Antonio Abate, Santa Lucia e Santa Maria Maddalena (1584)

06 PIEVE DI CADORE / Tai
Chiesa di San Candido
• Cesare Vecellio, ciclo di tre dipinti: Madonna con Bambino e i Santi Candido, Osvaldo; Sant’Apollonia; San Maurizio (1582)

07 PERAROLO DI CADORE
Chiesa di San Rocco
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano (secondo decennio del XVI sec.)

Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano
• Fabrizio Vecellio: Santa Lucia e Sant’Apollonia (fine XVI sec.)

08 PIEVE DI CADORE
Palazzo COSMO
mostra: Tiziano. Venezia e il papa Borgia (29 giugno / 6 ottobre 2013)

• Tiziano Vecellio: Il Vescovo Jacopo Pesaro e il papa Alessandro
VI davanti a San Pietro (Museum voor Schone Kunsten di Anversa); Tobiolo e l’angelo (Gallerie dell’Accademia di Venezia)

Chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente
• Tiziano Vecellio e aiuti: Madonna con Bambino tra i Santi Tiziano e Andrea e un accolito (1565 – 1566 ca.)
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino, San Rocco e San Sebastiano (pala Genova, secondo decennio del XVI sec.)
• Marco Vecellio: Ultima Cena (1585); Il martirio di santa Caterina d’Alessandria (1608); Madonna del Rosario, San Domenico e Santa Caterina da Siena (fine XVI sec.)
• Cesare Vecellio: San Pietro, San Paolo, Angelo annunciante e Madonna annunciata (1580 ca.)
• Anonimo, copia da Tiziano: Madonna con Bambino e angeli (1650 ca.)

Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore
• Cesare Vecellio: La dedizione del Cadore a Venezia (1599)
• Marco Vecellio: Madonna con Bambino, san Marco e allegorie della Fede e della Fortezza (fine XVI sec.)

09 CALALZO DI CADORE
Chiesa di San Biagio
• Orazio Vecellio: San Pietro (recto) e Annunciazione (verso); San Paolo (recto) e Natività (verso); San Vito (recto) e Adorazione dei Magi (verso); Sant’Antionio Abate (verso) e Presentazione al Tempio (verso); (1566)

10 DOMEGGE DI CADORE / Vallesella
Chiesa di San Vigilio
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano (prima metà del XVI sec.)

11 DOMEGGE DI CADORE
Chiesa di San Rocco
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano (prima metà del XVI sec.)

Chiesa di San Giorgio
• Marco Vecellio: Madonna con Bambino tra le Sante Lucia e Apollonia (1591)

Chiesa della Beata Vergine della Salute
• Anonimo, copia da Tiziano: Madonna con Bambino e angeli (XVII sec.)

12 VIGO DI CADORE / Pelos
Chiesa di San Bernardino
• Marco Vecellio: Madonna con Bambino, San Bernardino da Siena, San Pietro e San Daniele e committente (fine XVI sec.)

13 VIGO DI CADORE
Chiesa di San Martino
• Cesare Vecellio: La decollazione di San Giovanni Battista; Santa Caterina d’Alessandria (fine XVI sec.)

Chiesa della Difesa
• Cesare Vecellio: San Rocco e San Sebastiano (fine XVI sec.)

14 DANTA DI CADORE
Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano
• Francesco Vecellio: Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano (quarto decennio del XVI sec.)

15 COMELICO SUPERIORE / Padola
Chiesa di San Luca
• Cesare Vecellio: San Silvestro papa (1582)

16 COMELICO SUPERIORE / Candide
Chiesa di Santa Maria Assunta
• Francesco Vecellio: Sant’Andrea e San Giovanni Battista; Madonna con Bambino (metà circa del XVI sec.)

17 SAN PIETRO DI CADORE:
Chiesa di San Pietro
• Marco Vecellio: San Pietro, San Paolo e San Simone (1588)

21 Mag

Selva di Cadore

In PAESI by admin / 21 Maggio 2013 / 0 Comments

Selva di Cadore e le sue frazioni ci offrono l’opportunità di scoprire tesori archeologici e storici di notevole valore. Da vedere l’antica chiesa di S. Lorenzo che conserva una pala di Antonio Rosso, a S. Fosca l’omonima chiesa che custodisce un tabernacolo del Brustolon. Frazioni caratteristiche sono Pescul con la chiesetta di S. Rocco, l’Andria con l’oratorio di S. Osvaldo ed il paesaggio rurale caratteristico nelle località che ritroviamo anche a Villa, Rova e Solator . Ripercorrendo la storia, nella frazione di S. Fosca possiamo visitare un piccolo Museo che ricostruisce la storia dei destuda fuoch,  ovvero i Vigili del Fuoco volontari. Ma la vita nel Cadore inizia molto prima, con il passaggio di piccoli e grandi dinosauri che attraversavano le lagune della Tetide e proseguendo nelle varie fasi preistoriche con un importante passaggio nel periodo Mesolitico. Questo viaggio nella preistoria è possibile visitando il riallestito Museo Vittorino Cazzetta a Selva, nel quale attraverso un percorso suggestivo ed emozionante potrete rivivere le varie ere dalla formazione geologica delle Dolomiti, alla studio paleontologico attraverso le impronte dei dinosauri e dei numerosi  fossili presenti, entrare nella preistoria con la sepoltura dell’uomo di Mondeval di 7500 anni fa e del suo corredo funebre (uno dei più ricchi al mondo) per terminare, dopo aver visitato la sezione protostorica degli scavi Eneolitici (sito di Mandriz anch’esso visitabile) con la storia più recente Paleoveneta e Romana.

INFO
ufficio turistico: 0437.720243
www.valfiorentina.it | info@valfiorentina.it

21 Mag

Zoppè di Cadore

In PAESI by admin / 21 Maggio 2013 / 0 Comments

E’ il più alto (1461m.s.l.m.) ed il più piccolo Comune del Cadore, di cui fa parte storicamente da sempre nonostante sia “oltremontano” e si trovi geograficamente in Val di Zoldo. La tradizione vuole che il suo nome derivi da “zópa”, forma dialettale con la quale si indica una zolla di terra. Prima del 1500 non si può parlare di un vero e proprio villaggio anche se i primi riferimenti scritti dove viene citato come “Mons Zupedi”, risalgono al 1155.  Il paese nasce di fatto dall’unione di tre Masi, quindi intorno alle attività silvo-pastorali e all’antica arte del “far carbone” per le fucine dove si lavoravano dei materiali ferrosi: oggi è possibile ritrovare le tracce di queste attività tradizionali nel Museo Etnografico “Al Poiat”, ospitato nella ex latteria, ove il visitatore viene guidato attraverso un percorso tematico alla riscoperta dei lavori e della comunità di un tempo. Al centro dell’esposizione museale è collocata una ricostruzione stilizzata del “Poiat” (carbonaia) all’interno della quale è possibile assistere a proiezioni di documentari audiovisivi. Il Museo è gestito dall’Union di Ladign de Zopè, unica associazione italiana dei carbonai riconosciuta a livello europeo. La chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Anna, viene edificata negli anni 1732-37, di fianco ad una piccola cappella risalente al 1530-40; ristrutturata nel 1896 dopo essere stata danneggiata dall’incendio che aveva distrutto la parte centrale del paese, fu ampliata, con la costruzione del nuovo coro, negli anni ’30 del Novecento. Al suo interno si può ammirare una pala cinquecentesca, attribuita a Tiziano e Bottega, raffigurante Sant’Anna, la Madonna con il Bambino e due Santi, ed un dipinto anonimo del Seicento con Sant’Antonio. Oltre ad alcune opere lignee di Giovanbattista De Lotto, Angelo Gamba Zampol e Dante Moro, vi sono conservati anche due grandi quadri, rispettivamente di Masi Simonetti (il “Transito di S.Giuseppe” – 1930) e di Fiorenzo Tomea (un “Cristo crocifisso” – 1950-55), due importanti artisti del Novecento cui Zoppè ha dato i natali e di cui è possibile vedere altre opere nella sala consiliare del municipio.  Dal paese si diramano molti percorsi, facilmente usufruibili anche da famiglie con bambini e, durante la stagione invernale, con le ciaspe o gli sci da fondo: da segnalare in particolare la strada che porta al Rifugio Talamini e quella che sale al Rifugio Venezia alle pendici del Pelmo. Zoppè di Cadore, infine, è ancora oggi terra di emigrazione, da dove da oltre 150 anni partono i gelatieri che continuano a portare in giro per il mondo e a far conoscere la bontà del gelato artigianale.

INFO
www.comune.zoppedicadore.bl.it
municipio: 0437.791900
ufficio turistico Zoldo Alto: 0437.789145

12 Mag

NuovoCadore

In INFO by admin / 12 Maggio 2013 / 0 Comments

NuovoCadore.it è un portale di informazione locale e turistica. Ha l’obiettivo di valorizzare, migliorare e promuovere il Cadore, raccogliendo e divulgando informazioni, notizie, idee, spunti e iniziative riguardanti il territorio.
NuovoCadore.it vuole diventare un punto di riferimento per chi in Cadore è nato, per chi ci vive, per chi ci ha vissuto, per chi l’ha visitato o per chi lo vuole visitare. L’intento inoltre, è quello di creare una sorta di tavola rotonda, un punto di incontro e confronto tra tutte le realtà presenti in questa zona (amministrazioni comunali, enti, associazioni, gruppi, ecc).
NuovoCadore.it attraverso la comunicazione cerca di diffondere determinati valori, importanti ovunque nel mondo, fondamentali per vivere nei paesi di montagna. Tra questi i principali sono l’amore e il rispetto per la natura, la solidarietà e la disponibilità verso il prossimo, la libertà di espressione e opinione, l’apertura ai confronti e ai dibattiti civili e pacifici.

Nato nell’ottobre 2009 rappresenta oggi una realtà solida, dinamica e in costante evoluzione.

Il portale (fulcro di tutte le attività) è interattivo e permette l’inserimento di commenti, la segnalazione di eventi, la traduzione automatica degli articoli in oltre 20 lingue. Tra i vari servizi segnaliamo: meteo locale online, elenco link a tutti i siti cadorini, raccolta video YouTube, galleria immagini, webcam attive in Cadore, servizio viabilità e forum. Quest’ultimo è parte integrante del sito, un’ottima piazza virtuale dove potersi confrontare con gli altri, scambiarsi opinioni, proporre e condividere idee e progetti. NuovoCadore.it è presente anche sui principali social network tra cui Facebook, dove la pagina ufficiale è ad oggi una delle più attive di tutta la provincia di Belluno. Il portale è consultabile e ottimizzato anche per la navigazione con smartphone.

La guida “CADORE terra magica” è soltanto uno dei diversi progetti che NuovoCadore.it sta portando avanti. Oltre a questo segnaliamo il sito CiclabileDolomiti.com, dedicato alla Lunga via delle Dolomiti; il sito DolomitiBellunesi.com, che raccoglie le immagini delle più belle montagne del mondo; un progetto legato al mondo delle ciaspe, che vedrà la luce nei prossimi mesi e altre iniziative work in progress.

09 Mag

Introduzione

In INFO by admin / 9 Maggio 2013 / 0 Comments

Il riconoscimento dell’Unesco ha collocato il Cadore con le sue Dolomiti sul trampolino di lancio per una nuova stagione turistica. La possibilità di illuminare l’immagine di un comprensorio dolomitico storicamente vocato ad un turismo che punta allo star bene, alla cultura e alla gastronomia, all’aria sana e alle passeggiate tranquille ma anche all’escursionismo impegnato e sportivo, estivo ed invernale, a piedi, con la mountain bike, con gli sci e all’alpinismo di qualità, passa necessariamente attraverso una comunicazione nuova, fresca ed effervescente della realtà cadorina.

Ecco il motivo per cui diamo il benvenuto alla guida “CADORE terra magica” che segue la tradizione delle pagine stampate ed illustrate e contemporaneamente arriva in rete per incontrare il crescente popolo dell’online.

L’idea di NuovoCadore.it di irradiare su più piattaforme messaggi informativi diversificati per adattarli ad un pubblico turistico sempre più variegato interseca idealmente la ricca offerta turistica del Cadore.

La guida, nella sua intelligente semplicità, rappresenta un allettante invito a visitare, conoscere e vivere il Cadore evidenziandone una integrità culturale, paesaggistica e  naturalistica che si impone come soggetto unico sulla scena turistica. Ed è su questa unicità che la guida articola il suo racconto proponendo il bello e il piacevole che parte dal lago di Centro Cadore, da Lagole e dai passi antichi del grande Tiziano Vecellio, tocca le pendici di re Antelao, i murales e il monte Rite, arriva ad ognuno dei rifugi alpini, assapora le leggende dei misteriosi abitanti degli Spalti di Toro, delle Marmarole e di Pian dei Buoi e giunge a Sappada e in Comelico sui luoghi della Grande Guerra, in Popera e sulle Tre Cime di Lavaredo che si specchiano sul lago di Santa Caterina.

Bepi Casagrande

 

14 Nov

Rifugi

In SPECIALI by admin / 14 Novembre 2012 / 0 Comments

Il Cadore è il paradiso degli escursionisti. Ci sono sentieri per tutti. Indistintamente per tutti i gusti. Per qualsiasi grado di preparazione e per ogni età. Sentieri percorribili d’estate e anche d’inverno grazie ad un puntuale servizio di battitura della neve. Per questo il Cadore viene considerato il regno delle ciaspe. E d’estate e d’inverno i punti di riferimento sono i 32 rifugi alpini che costellano il Cadore a quote diverse. E i rifugi rappresentano anche la grande ricchezza delle Alte Vie Dolomitiche che attraversano il Cadore come la numero 3 dei Camosci e la numero 6 dei Silenzi o quelle che arrivano a Pieve di Cadore come la numero 4 di Grohmann e la numero 5 di Tiziano.

Rifugio Auronzo (m. 2333)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.39002

Rifugio Carducci (m. 2297)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.400485

Rifugio Città di Carpi (m. 2100)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.39139

Rifugio Col de Varda (m. 2106)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.39041

Rifugio Fratelli Fonda Savio (m. 2367)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.39036

Rifugio Lavaredo (m. 2433)
Auronzo di Cadore – Tel: 349.6028675

Rifugio Magg. Bosi Monte Piana (m. 2205)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.39034

Rifugio Monte Agudo (m.1573)
Auronzo di Cadore – Tel: 0435.400522 / 0435.99908

Rifugio Capanna degli alpini (m. 1368)
Calalzo di Cadore – Tel: 346.1689455

Rifugio Dino e Giovanni Chiggiato (m. 1911)
Calalzo di Cadore – Tel: 0435.31452

Rifugio Dolomites (m. 2160)
Cibiana di Cadore – Tel: 347.3896002  –  328.7248721

Rifugio Italo Lunelli (m. 1568)
Comelico Superiore / Padola – Tel: 0435.67171

Rifugio Rinfreddo (m. 1887)
Comelico Superiore – Tel: 328.1141655

Rifugio Cercenà (m. 1072)
Domegge di Cadore – emai: vittore.bruna@alice.it

Rifugio Eremo dei Romiti (m. 1164)
Domegge di Cadore – Tel: 0435.520010

Rifugio Padova (m. 1300)
Domegge di Cadore – Tel: 0435.72488

Rifugio Baion (m. 1826)
Domegge di Cadore – Tel: 0435.76060

Rifugio Ciareido (m. 1969)
Lozzo di Cadore – Tel: 0435.76276

Rifugio Antelao (m. 1796)
Pieve di Cadore – Tel: 0435.75333

Rifugio Tita Barba (m. 1821)
Pieve di Cadore – Tel: 0435.32902

Rifugio Forcella Zovo (m. 1600)
San Pietro di Cadore – Tel: 0435.460182

Rifugio ristorante Alpe di Senes (m. 1214)
San Vito di Cadore – Tel: 0436.9476

Rifugio Galassi (m. 2018)
San Vito di Cadore – Tel: 0436.9685

Rifugio ristorante Larin
San Vito di Cadore – Tel: 0436.9112

Rifugio ristorante Scotter Palatini (m. 1580)
San Vito di Cadore – Tel: 0436.99035

Rifugio San Marco (m. 1823)
San Vito di Cadore – Tel: 0436.9444

Rifugio Costapiana (m. 1610)
Valle di Cadore – Tel: 335.8115470

Rifugio A. Berti al Popera (m. 1950)
Vallon Popera – Tel: 0435.67155

Rifugio Ten. Fabbro (m. 1800)
Vigo di Cadore – Tel: 0435.460357

Rifugio Gianpietro Talamini (m. 1582)
Vodo di Cadore – Tel: 342.0855228

Rifugio Malga Ciauta (m. 1530)
Vodo di Cadore – Tel: 320.8241985 / 335.5314379

Rifugio Venezia (m. 1946)
Vodo di Cadore – Tel: 0436.9864 / 0435.420255

14 Nov

Il Cadore: terra magica

In INFO by admin / 14 Novembre 2012 / 0 Comments

Il Cadore, terra accomunata dalla multiforme parlata Ladina, che amministra il patrimonio boschivo attraverso la secolare istituzione delle Regole e che viene rappresentata dalla Magnifica Comunità di Cadore sin dal 1338.
Unito sotto un solo nome ma suddiviso in diverse zone, il Cadore viene qui unificato per mostrare quanto sia ricco di bellezze naturali e culturali: una valorizzazione che va curata unendo le forze e superando i confini campanilisti. Alcune cime delle Dolomiti che dominano queste vallate sono state dichiarate Patrimonio dell’Unesco il 26 giugno 2009, dando un giusto riconoscimento alle bellezze paesaggistiche che lo caratterizzano. Ma il Patrimonio del Cadore si estende anche ai suoi tesori nascosti che questa guida ha raccolto in pillole, suddividendoli per Comune, nell’intento di stimolare la curiosità del turista ma anche dell’autoctono che spesso ignora “l’orto” del vicino.

Marta De Zolt

*Credit foto: Valle di Cadore di Aldo Del Favero

 

14 Nov

La Lunga Via delle Dolomiti

In SPECIALI by admin / 14 Novembre 2012 / 0 Comments

La Lunga Via delle Dolomiti è annoverata fra le più belle piste ciclabili d’Europa. Il merito è tutto del paesaggio che attraversa incorniciato da alcune fra le cime dolomitiche più famose: dall’Antelao al Pelmo, da Croda Marcora alle Tofane. Collega Calalzo di Cadore a Cortina d’Ampezzo che oltrepassa per arrivare a Cimabanche dove termina la provincia di Belluno e inizia quella di Bolzano. Il tracciato corre lungo la vecchia ferrovia delle Dolomiti realizzata durante la prima guerra mondiale e dismessa nel 1964. Lungo il percorso, che si insinua in suggestive gallerie e attraversa ponti esposti su torrenti e profondi canali, si possono ancora vedere le piccole stazioni ferroviarie testimoni di tanti eventi storici a cominciare dalle guerre e dalle Olimpiadi invernali del 1956 a Cortina.
Un itinerario alla portata di tutti, collegato a Nord con i maggiori centri della Pusteria e verso l’Austria e in direzione Sud verso Venezia.
Pedalare nelle Dolomiti è un’esperienza unica che vi farà scoprire le bellezze architettoniche, le tradizioni e i sapori di questi luoghi ricchi di storia e di intramontabili leggende.

INFO
www.ciclabiledolomiti.com