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21 Mag

Vodo di Cadore

In PAESI by admin / 21 Maggio 2013 / 0 Comments

Nella valle del torrente Boite, tra i massicci dolomitici del Pelmo e dell’Antelao, troviamo Vodo. Il territorio dove sorge questo Comune è definito anche d'”Oltrechiusa” e comprende i comuni di Vodo, Borca e San Vito di Cadore.
Vodo è nota per aver dato i natali al fondatore del Gazzettino, G.P. Talamini, di cui rimane la casa d’origine nella via centrale del paese che porta il suo nome. La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Lucia, risale al ‘400 ma le ultime modifiche sono del 1920, all’interno si trovano dipinti di Giuseppe Cherubini. Altre chiese minori sono S. Lorenzo (XVIII sec) ubicata nella borgata di Rezzuò e quella di S. Gregorio Magno di Vodo sita nella via centrale. Nella vicina frazione di Peaio si può visitare la chiesa della Ss. Trinità (XVI sec) e nella zona attigua è possibile ammirare gli edifici tipici dei paesi di montagna raccolti attorno alla piccola piazza. Infine, la splendida frazione di Vinigo, chiamata anche “La terrazza delle Dolomiti” per la sua posizione panoramica che domina la Valle del Boite, è uno dei più antichi insediamenti del Cadore. Piccolo paese caratteristico per la sua architettura, ha un notevole interesse storico per la chiesa. Il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 2 marzo 1376 ed è intitolata a San Giovanni Battista nella quale troviamo alcuni affreschi della Scuola del Tiziano. Ulteriore particolarità del piccolo paese è la presenza in pieno centro del campo sociale ove ogni famiglia autoctona possiede un appezzamento con coltivazioni varie, tra cui il prodotto tipico di Vinigo, il rinomato cavolo cappuccio.

INFO
www.altocadore.it / www.vinigo.com
municipio di Vodo: 0435.489019
ufficio turistico San Vito: 0436.9119 / 0436.9238

13 Mag

Cibiana di Cadore

In PAESI by admin / 13 Maggio 2013 / 0 Comments

Cibiana vanta una mostra permanenete molto particolare di Murales. Grazie all’iniziativa di Osvaldo Da Col e a Vico Calabrò, dal 1980 è diventata una pinacoteca all’aperto dove artisti italiani e stranieri hanno dipinto, anno dopo anno, la storia del paese sui muri delle case. Ad oggi si contano oltre 50 affreschi che danno vita ad un percorso artistico unico nel suo genere raccontando i lavori e le fatiche di un tempo. A Cibiana di Sotto troviamo anche un interessante patrimonio architettonico con diverse abitazioni che risalgono dal 1500 al 1700. La chiesa originaria del paese fu fondata nel ‘300 mentre l’attuale è del 1852. Oltre alla parrocchiale, vi è la chiesetta di S. Nicolò a Cibiana di Sotto, S. Osvaldo a Pianezze e quella degli inizi del ‘700 dedicata a S. Maria del Carmine a Masariè.

Il Museo Dolomites “Museo nelle nuvole“, allestito in un forte della Grande Guerra sul Monte Rite (2.181 m slm), è dedicato all’elemento “roccia” e racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico. Nella galleria trovano spazio, dalla collezione Reinhold Messner, quadri ed opere rappresentanti le Dolomiti dal Romanticismo fino all’arte contemporanea. Le vedute artistiche si alternano agli scorci panoramici delle finestre del museo sulle più famose vette dolomitiche fra cui la Marmolada, il Monte Pelmo, la Tofana di Rozes, il Sorapis, l’Antelao e le Marmarole. Importante per questo territorio fu, nel XIII secolo, la scoperta delle miniere di ferro a Dubiea e in Vallinferna, infatti la presenza così vicina della materia prima favorì l’inizio di una importante attività artigianale allora, industriale ora, di produzione di chiavi.

INFO
www.cibianapaesedeimurales.it
www.altocadore.it 
ufficio turistico: 0435.74018

13 Mag

Valle di Cadore

In PAESI by admin / 13 Maggio 2013 / 0 Comments

Le origini di Valle sono molto antiche. Lo testimoniano i diversi reperti romani e preromani ritrovati negli anni Cinquanta grazie agli scavi curati dall’archeologo Enrico De Lotto e conservati nel Museo Archeologico della Magnifica Comunità. Percorrendo la borgata di Costa, lungo la Via Romana, si susseguono palazzetti in stile veneziano, architetture rurali e resti di strutture abitative del I-II secolo d.C. Fra i palazzi patrizi, ricchi di volte balconi e stemmi, spiccano Palazzo Piloni-Costantini (XV secolo), Palazzo Santin-Zampolli (XVI secolo), Casa Galeazzi dei Galeazzetti ora Ciliotta e Casa Barnabò (XVI secolo). Alla fine del sentiero si giunge alla chiesa dedicata a S. Martino. Costruita in una bellissima posizione panoramica, ha anch’essa origini antiche (secolo XII), venne ristrutturata ed ampliata diverse volte, conserva opere di Antonio De Bettio e Antonio Lazzarini. Altre chiese minori sono B.V. della Pietà a Costa, che conserva un dipinto di Tomaso da Rin, Madonna della Neve a Vallesina (XIX secolo), Madonna del Carmine a Ciesamas (XVII), S. Rocco risalente alla prima metà del ‘500 che conserva opere lignee di Tita De Lotto e infine a Zoval quella della Ss.Trinità. La chiesa di Venas è intestata a S. Marco (XIX secolo) e conserva un dipinto di Francesco Vecellio ed opere lignee di G.B. De Lotto. A Suppiane invece c’è l’antica chiesa di S. Marco risalente al secolo XIII; a Lasta troviamo la chiesetta quattrocentesca di S. Elisabetta e a Dovesto quella di S. Giacomo della fine del ‘500. Nella frazione di Damos si giunge passando per il caratteristico ponte coperto di Rualan e qui troviamo una chiesetta dedicata ai Santi Andrea e Giovanni. L’edificio originario risale al XIV secolo e conserva un affresco trecentesco di notevole interesse, tra i più antichi del Cadore avente come tema la crocifissione di Cristo. Per un’escursione naturalistica si consiglia Costa Piana, alle pendici del monte Antelao.

INFO
www.comune.valledicadore.bl.it
ufficio turistico: 0435.501527

13 Mag

Perarolo di Cadore

In PAESI by admin / 13 Maggio 2013 / 0 Comments

Era da quest’area che partivano le zattere per il trasporto fluviale del legname diretto alla Repubblica di Venezia, traffico che fu per molti secoli, a partire dalla seconda metà del XIV secolo, alla base dell’economia di questo territorio. Il Museo del cìdolo e del legname racconta la storia della fluitazione del legname ed è ospitato nel palazzo ottocentesco denominato “Casa dei Trofei” che spicca per i pregevoli stucchi e dove soggiornò in vacanza anche la Regina Margherita. Centrale nell’organizzazione del museo è il vecchio cidolo di località Sacco (smantellato nel XX secolo): questa struttura, presente solo nel Cadore, faceva da barriera ai tronchi che scendevano per via fluviale senza impedire il passaggio regolare delle acque. Il Palazzo Lazzaris, costruito da una famiglia di commercianti di legname, costituisce il primo elemento di una sorta di cittadella che si completa con il giardino, la Casa dei Trofei e la chiesa. Nel paese è possibile vedere anche molti altri esempi di architettura signorile. La chiesa, dedicata a S. Nicola Vescovo, fu fondata nel 1407 ma venne modificata nei secoli successivi, conserva opere pittoriche di Tomaso Da Rin e Giuseppe Ghedina. Chiese minori sono quella di S. Anna e S. Rocco, di S. Michele Arcangelo a Caralte e l’oratorio della Madonna della Salute a Macchietto. Da Caralte, frazione risalente al Medioevo, provenivano tutti gli uomini addetti alla flutiazione del legname e dall’incendio del XIX secolo si salvarono solamente il campanile e dei mascheroni di tufo del XVII-XVIII secolo. A Perarolo si trova anche larea wilderness di Val Montina: un ambiente selvaggio ed impervio dove si può ammirare la natura ritornata ad uno stadio molto simile a quello del tardo Mesolitico.

INFO
www.comune.perarolodicadore.bl.it

13 Mag

Ospitale di Cadore

In PAESI by admin / 13 Maggio 2013 / 0 Comments

Il sito archeologico di Paluc, non lontano dall’abitato di Davestra, frazione di Ospitale, testimonia l’esistenza di un villaggio metallurgico altomedievale datato attorno al 1000-1100 d.C.
Gli scavi hanno portato alla luce molte scorie di lavorazione del ferro e sono inoltre emerse strutture abitative in pietra ed edifici identificabili come officine. Si suppone che la zona dovesse essere, intorno all’anno 1000, uno dei centri più importanti per la produzione del ferro di tutta l’area cadorina. I reperti rinvenuti sono conservati presso la scuola elementare del Comune. Altra testimonianza storica è l’antica Via Romana che percorreva il Canale del Piave poco a nord dell’abitato di Ospitale dove si possono ancora vedere i solchi lasciati dal passaggio dei carri. Nella parte alta del paese, invece, si trova un antico ospizio destinato ad accogliere i pellegrini e i viandanti che percorrevano la valle. L’edificio conserva ancora la decorazione di una bifora in stile gotico la cui presenza è documentata fin dal sec. XlV. La chiesa di Ospitale, dedicata alla Ss.Trinità, risale al 1290 e conserva una statua realizzata da Valentino Pancera Besarèl. Nella frazione di Termine la chiesetta di S. Maria Maddalena è di origine cinquecentesca e conserva alcune interessanti opere d’arte. A Rivalgo si trova la chiesetta di S. Giovanni Battista, a Davestra quella di S. Antonio da Padova mentre a Sottospitale l’oratorio è dedicato alla Madonna della Salute.

INFO
ufficio turistico Longarone: 0437.770119

12 Mag

Lorenzago di Cadore

In PAESI by admin / 12 Maggio 2013 / 0 Comments

Lorenzago ai piedi del Monte Cridola, in posizione panoramica, domina la valle del Centro Cadore abbracciando il lago sino a Pieve di Cadore, culla del Tiziano.LL. L’impianto urbanistico su pianificazione dell’arch. G. Segusini (1801-1876) esalta le dimore storiche in pietra, favorisce gli inserimenti di nuovi fabbricati liberty e suggerisce gli interventi successivi novecenteschi, edifici pubblici neoclassici, dell’arch. R. Alfarè (1892-1969). I Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno trascorso le loro vacanze nella residenza adiacente il Castello Mirabello. Da questo luogo immerso in un meraviglioso paesaggio alpino si diramano i due sentieri che i pontefici percorrevano raggiungendo il Passo della Mauria. Oggetti, ricordi e fotografie riguardanti questi soggiorni, sono raccolti nel Museo dei Papi che occupa tre piani dell’antica canonica ottocentesca. La Chiesa Parrocchiale edificata dai tolmezzini D. Schiavi e A. Dal Fabbro nel 1778 su preesistente chiesa del 1474, contiene opere di T. Da Rin, G.B. Vicari e C. Vecellio.  Gli altari ed il pulpito di stile tardo barocco di F. Alois nonché un organo, restaurato recentemente, opera di F. Comelli. La Chiesa della Madonna della Difesa, ricostruita ed ampliata nel 1800, conserva alcuni affreschi del XVI sec. attribuiti a Giovanni Pietro da San Vito al Tagliamento insieme ad altari lignei di M. Parth da Brunico e dei carnici Zuane Pitor e fratello. Interessante l’organo del 1764 del veneziano N. Moscatelli. A Coresiei ancora una piccola chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate. Piacevoli passeggiate, a ridosso del centro storico con pianeggianti percorsi nel Parco dei Sogni preludio o contrappunto “all’andar per monti” alternative ad escursioni più impegnative come quella al Miaron dove un Forte della Grande Guerra presenta le piazzole per l’artiglieria e ricoveri costruiti dal Genio Militare. Una pista per lo sci di fondo (circuito nordic ski) in località Borbe ed, a Riauto, un impianto attrezzato per il tennis, il calcetto, la pallavolo, il basket insieme ad un “percorso vita” ed ai campi–tennis di Pesin in terra rossa, invitano allo sport in ambienti naturali di grande bellezza.

INFO
www.lorenzago.com
ufficio turistico: 0435.550016
pro loco: 347.1760871

12 Mag

Auronzo di Cadore

In PAESI by admin / 12 Maggio 2013 / 0 Comments

Il Comune di Auronzo e Misurina si estende su un’area vasta, alla quale fanno da cornice le Tre Cime di Lavaredo e altre famose vette dolomitiche. La lunga valle, percorsa dal fiume Ansiei, inizia con la frazione di Cima Gogna dove vi erano antiche terme già citate in documenti del 1590, poi meta di un turismo d’élite. All’inizio del capoluogo si incontra la diga (1929-32) che forma il lago di Santa Caterina, un’attrattiva turistica che offre innumerevoli sentieri e passeggiate.

Di interesse il Museo Palazzo Corte Metto che spazia dalle scienze della vita e della terra ai minerali e l’attività della loro estrazione, fino alla sezione archeologica, dove si trovano i reperti di epoca romana e preromana provenienti dai siti di scavo nel paese. Tra gli edifici di culto la Parrocchiale di S. Giustina della fine del ‘700, la chiesa della Madonna delle Grazie, consacrata nel 1745, la chiesa di Santa Caterina del XVI secolo. La Foresta di Somadida, è una riserva naturale orientata, dove si possono incontrare animali selvatici ed ammirare maestosi abeti, utilizzati in passato per i pennoni delle navi della Serenissima. E’ percorsa da comode stradine e dotata di un piccolo museo e di una biblioteca, con tre punti di ascolto per i non-vedenti.

Fa parte di Auronzo anche Misurina, “la perla delle Dolomiti” con il suo celebre lago. Qui c’è l’Istituto Pio XII, riconosciuto tra i pochi al mondo per la cura dell’asma infantile. Da Misurina si raggiungono le Tre Cime di Lavaredo, le montagne simbolo delle Dolomiti. Una leggenda racconta che per stabilire il confine territoriale tra Auronzo e Dobbiaco, si decise di far partire due donne dai rispettivi paesi al canto del gallo. La rappresentante di Auronzo punse l’animale per anticiparne il canto e grazie a questo stratagemma il confine venne posto presso il ponte della Marogna a Carbonin.
Da Misurina si sale anche sul Monte Piana, luogo di aspre battaglie nel corso della Grande Guerra, con il museo all’aperto ed il percorso delle trincee riadattate.

INFO
www.comune.auronzo.bl.it 
ufficio turistico: 0435.9359 / www.infodolomiti.it
consorzio turistico Auronzo Misurina: 0435.99603 / www.auronzomisurina.it

12 Mag

Vigo di Cadore

In PAESI by admin / 12 Maggio 2013 / 0 Comments

L’importanza del Comune, testimoniata dagli edifici storici, dalle opere d’arte e dai documenti antichi conservati nella Biblioteca Storica Cadorina, fanno del paese il cuore culturale dell’Oltrepiave. Nel paese si trovano due straordinari cicli pittorici d’arte medievale, il più antico conservato nella chiesa di Santa Margherita di Salagona, (fine XIII sec.), mentre il più conosciuto si conserva nella chiesa di Sant’Orsola di Vigo (metà XIV sec.). Altre opere d’arte, testimonianza dell’importanza dell’attività artistica del territorio nel corso dei Secoli, si conservano nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Laggio, nella chiesa della Difesa, nella parrocchiale di Vigo e nella vicina chiesetta di San Bernardino di Pelos. Rilevante sotto il profilo culturale è la Biblioteca Storica Cadorina, fondata nel 1892 dal prof. Antonio Ronzon studioso di storia locale, la quale conserva pergamene e manoscritti fondamentali per la storia locale. Testimonianza della Prima Guerra Mondiale è il Forte di Monte Tudaio e le postazioni militari della Grande Guerra in Col Cianpon, recentemente recuperate; per gli amanti della natura l’altopiano di Razzo offre la possibilità di un tuffo in un territorio incontaminato, ricco di sorgenti e di verdi pascoli. Questa località inoltre è particolarmente amata dagli astrofili in quanto non contaminata dall’inquinamento luminoso.

INFO
www.comune.vigodicadore.bl.it
ufficio turistico: 0435.77058

12 Mag

Lozzo di Cadore

In PAESI by admin / 12 Maggio 2013 / 0 Comments

Il paese ospita diversi luoghi architettonici interessanti: da quelli sacri si passa alle case rurali fino ad arrivare all’archeologia industriale. La chiesa di S. Lorenzo Diacono Martire, già esistente all’inizio del XIII secolo, subì diverse trasformazioni, dopo l’ultimo restauro è attualmente l’Auditorium Comunale.

La più recente chiesa parrocchiale (1973) è invece dedicata alla Madonna del Rosario e conserva opere degli scultori G.B. De Lotto e Paolo Possamai e di artisti del legno della Val Gardena. Altri edifici sacri sono il tempietto dedicato a S. Rocco (1857) e il santuario della B.V. di Loreto che, immerso nel verde, venne edificato nel 1658 e accoglie opere di Tomaso Da Rin, adiacente si trova un’antica strada romana. Nelle borgate di Prou e Medavila si possono vedere alcune case rurali ed anche case del rifabbrico. Esempi di edifici signorili sono il Palazzo Pellegrini, Casa de Meio e Da Pra Falisse. La Roggia dei Mulini è un interessante sito di archeologia industriale lungo il corso del Rio Rin dove nei secoli si svilupparono numerose attività artigianali. Si possono ancora vedere i vari opifici un tempo adibiti a mulino, fucina da fabbro, lanificio, segheria e una delle centraline per la produzione di energia elettrica. Il Museo della Latteria, ospitato nell’ex latteria sociale, racconta la storia di questa attività dalla raccolta alla trasformazione, fino al deposito e conservazione del prodotto trasformato. Oasi naturalistica è l’altopiano di Pian dei Buoi (1.800 m. slm) dove da metà giugno fino a metà settembre viene tutt’ora portato il bestiame all’alpeggio. La lavorazione dei prodotti caseari viene svolta in loco nell’antica casera delle Armente. Da Pian dei Buoi si possono ammirare le Marmarole, le Tre Cime di Lavaredo e le valli circostanti, inoltre si può fare un’escursione ai forti della Grande Guerra di Col Vidal e al Rifugio Ciarèido, sorto come edificio militare nel 1890 e oggi riconvertito in rifugio. Per scoprire la vegetazione autoctona si consiglia una passeggiata lungo il Sentiero Botanico Tita Poa.

INFO
www.lozzodicadore.org
www.comune.lozzodicadore.bl.it
ufficio turistico: 0435.76051

12 Mag

Domegge di Cadore

In PAESI by admin / 12 Maggio 2013 / 0 Comments

Il paese sorge sulle sponde del lago di Centro Cadore con gli Spalti di Toro, dei Monfalconi e le Marmarole che gli fanno da cornice. Percorrendone le vie si possono osservare le numerose case affrescate come Palazzo Valmassoni del XVI secolo in stile gotico, casa Barnabò, casa Cian e casa Teza. La parrocchia è intestata a S. Giorgio e l’antica chiesa, distrutta da un incendio nel XIX secolo, venne subito restaurata. Al 1861 risale la costruzione della nuova chiesa pievanale su disegno degli architetti Segusini e Sandi. Il comune si caratterizza anche per la presenza di molte chiesette: le più antiche sono quella di S. Giuseppe risalente al XVII secolo, S. Antonio da Padova e a Collesello sorge Madonna della Neve e B.V. della Salute. Nel XVIII secolo furono costruite B.V. delle Grazie a Valmassoi e quella della Madonna del Ponte. La chiesa di S. Rocco conserva un dipinto di Tommaso Vecellio. Troviamo inoltre S. Leonardo e S. Antonio a Grea, B.V. delle Grazie a Molinà, S.Bona a Deppo e il sacrario dei Caduti. Particolare è la storia del rifugio Eremo dei Romiti di Monte Froppa che si erge sull’omonimo colle a quota 1.164 m slm e venne edificato nel XVIII secolo. La costruzione della vicina chiesa, dedicata a San Giovanni Battista il Precursore, risale al 1724. Queste strutture religiose hanno ospitato alcuni frati terziari francescani, detti “i romiti”, fra il 1720 e il 1810. Fondatore dell’eremo fu il frate Giovanni Maria Pinazza e la vita dei religiosi era definita nelle “Costituzioni e Regole”, ovvero una serie di disposizioni che scandivano le attività quotidiane fino a quando, per decreto napoleonico (1810), la comunità venne soppressa  e gli edifici abbandonati. Negli ultimi anni sono stati fatti dei restauri a fini turistico-culturali e una Via Crucis ci accompagna lungo il sentiero che porta alla struttura.

INFO
www.domeggedicadore.info
ufficio turistico: 0435.72359